ARKIVIO 2.0

ARKIVIO 2.0

IMMAGINI DI RACHELE RICCI

In mostra dal 6 al 01 maggio 2024
lunedì - giovedì ore 10:00 - 19:00
venerdì - domenica  ore 10:00 - 20:00
Castello dei Conti Guidi, Piazza della Repubblica 1 Poppi (AR) 

Estate 1944, Seconda Guerra Mondiale. A giugno gli Alleati si dirigono verso Toscana ed  Emilia Romagna e il 25 agosto iniziano l’Operazione Olive con la quale vogliono scardinare  la linea di difesa tedesca (Linea Gotica) per dilagare nella Pianura Padana. Moggiona, un piccolo centro abitato del Casentino in provincia di Arezzo, si trova a pochi  passi dalla linea di difesa tedesca, la Linea Gotica.  Il 26 agosto 1944 i tedeschi sfollano il paese e conducono gli abitanti verso Nord. Una  sessantina di persone tentano la fuga, ma ben presto vengono riprese. La brutale e crudele  vendetta nazifascista sfocia nel tragico 7 settembre 1944, quando a Moggiona vengono  massacrate a colpi di mitra 18 persone inermi, di età compresa tra i 6 mesi e i 69 anni e  completamente estranee alle dinamiche della guerra.  La guerra finisce e per molto tempo sulla strage di Moggiona come su altri eccidi cala un  silenzio imbarazzante. Fino al 1994, quando a Roma a Palazzo Cesi - che negli anni '40 era  la sede del Ministero della Guerra e del Tribunale Militare - viene portato alla luce un  armadio, chiuso in un sottoscala, con le ante rivolte verso il muro per rendere difficoltoso  l'accesso ai fascicoli celati al suo interno. Il mobile contiene la documentazione delle stragi  nazifasciste perpetrate negli anni tra il 1943 e il 1945 e viene ribattezzato l’Armadio della  Vergogna. Ma il tempo passa inesorabile, nei procedimenti avviati gli indagati risultano  ultranovantenni e nel 2011 viene decretata l’archiviazione del caso. La strage di Moggiona rimane senza colpevoli, gli autori dell'eccidio ancora senza un nome. 

Il mio progetto artistico è un lavoro sulla memoria che ripercorre nel tempo i luoghi e le atmosfere di un episodio che ha segnato la mia storia personale e familiare. E ̀ Moggiona il paese natale di mia madre e della famiglia di parte materna ed è in quella  casa posta nella località di Villa che passo tuttora periodi di vacanza. A Moggiona furono 13 i morti nella mia famiglia Meciani\Roselli. Francesco Meciani, unico sopravvissuto, era mio nonno. Trovo dunque importante fare di tutto affinché non si dimentichi cosa è accaduto. Il tempo passa e con lui la voce dei testimoni di questa strage. Dopo aver parlato con l'unico sopravvissuto ancora in vita della strage ho capito che al passato non si sfugge. Nasce così il bisogno di creare una correlazione tra passato e presente, mettendoli a confronto. 
Dopo la visione di oltre 3.000 fotografie (provenienti da archivi fotografici privati di tutte le famiglie di Moggiona) ho ristretto la scelta delle immagini a due macro-aree: una parte di immagini riguardante le persone, un’altra parte con fotografie di luoghi, ancora oggi riconoscibili dal punto di vista paesaggistico. Poi mi sono recata sui luoghi delle foto per realizzare degli scatti attuali dei vecchi paesaggi che avevo selezionato, mantenendo inquadratura e punto di vista. Ho poi creato delle sovrapposizioni fotografiche in cui la foto del passato e quella attuale si uniscono in un collage digitale, nel quale si notano le diversità, i cambiamenti del paese ma allo stesso tempo le similitudini e le uguaglianze, che nemmeno un fenomeno distruttivo come la guerra ha potuto cancellare. La finalità del progetto è quella di coinvolgere in modo attivo il visitatore, immergendolo nel passato e mostrandogli il presente. Ad oggi la tecnologia rende possibile amplificare ogni emozione e allargare l’orizzonte delle possibilità espressive. Nel progetto viene proposta un'interazione tra ciò che è materiale e ciò che è “immateriale”. Quindi non solo il passato e il presente, ma anche il fisico e l’astratto, la visione e l’interazione. Con “fisico” intendo i documenti dei fascicoli di guerra, le dichiarazioni dei superstiti, le fotografie, gli appunti, i cartelloni di propaganda nazi-fascista, gli oggetti originali dell’epoca. “Immateriali” sono le immagini, i suoni e le proiezioni che concederanno al visitatore la possibilità di vivere un’esperienza immersiva.
Rachele Ricci 

Rachele Ricci
Nasce nel 1999, dal 2013 studia al Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze con indirizzo Audiovisivo e Multimediale, dove realizza vari cortometraggi, video, illustrazioni e fotografie che la portano a proseguire gli studi in materia. Dal 2018 frequenta l’Accademia di Belle Arti “Alma Artis” a Pisa, con indirizzo “Arts and Digital Technologies”. Nel 2021 il suo progetto di installazione interattiva “One way Million problems” viene scelto ed esposto al “Festival della Magia” a Gorzegno (CN). Nel 2022 si diploma all'Accademia Alma Artis di Pisa con la tesi “Arkivio 2.0. La strage di Moggiona”. A gennaio 2023 segue a Milano il corso "Master Advanced di 3D Visualization & Digital Art" di Angelo Ferretti. Attualmente sta continuando il suo percorso di ricerca in ambito multimediale. 

Arkivio 2.0 immagini di Rachele Ricci

In mostra dal 6 al 01 maggio 2024
lunedì - giovedì ore 10:00 - 19:00
venerdì - domenica  ore 10:00 - 20:00
Castello dei Conti Guidi, Piazza della Repubblica 1 Poppi (AR)

Una mostra prodotta da Fondazione Diritti Umani ETS A cura di Leonardo Brogioni
in collaborazione con: Comune di Poppi Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ecomuseo del Casentino ANPI Casentino
Grazie a: Mostra Permanente sulla Guerra e la Resitenza di Moggiona della Rete dell’Ecomuseo del Casentino, Luca Grisolini, Danilo Tassini, Daniele Ricci, Patrizia Meciani, Simone Bianchi, Aurelio Ceccherini, tutte le famiglie di Moggiona che hanno messo a disposizione i loro archivi fotografici privati.

Inaugurazione sabato 6 aprile Ore 16,30 Castello dei Conti Guidi di Poppi
Interventi di: Carlo Toni, sindaco di Poppi Danilo De Biasio, direttore Fondazione Diritti Umani Rachele Ricci, autrice della mostra
Ore 18,00. Trasferimento a Moggiona, Poppi Visita Guidata alla Mostra Permanente sulla Guerra e la Resistenza di Moggiona - Ecomuseo del Casentino.
Ore 19,30. Cena a cura della Pro Loco di Moggiona. Costo euro 25 a testa. Prenotazione obbligatoria entro il 2 Aprile a: 328 3789988 Una parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Diritti Umani ETS