L'Ecomuseo del Casentino

L'Ecomuseo del Casentino

IL PROGETTO

L’Ecomuseo del Casentino è ubicato nella prima Valle dell’Arno, in Provincia di Arezzo. L’iniziativa è nata alla fine degli anni Novanta su iniziativa della Comunità Montana con finanziamenti comunitari (LEADER 2 E LEADER PLUS) ed il coinvolgimento diretto di alcune amministrazioni comunali. Dal maggio 2002, la gestione del progetto è passata al Servizio CRED (Centro Risorse educative e Didattiche) della Comunità Montana. L’architettura generale del progetto con l’articolazione in sistemi e poli museali, che ritroviamo presso altre esperienze nella Regione, rappresenta una sorta di “modello toscano” nella definizione di sistemi museali a scala locale. L’Ecomuseo del Casentino, nella sua concezione originaria, è stato strutturato in sei sistemi (archeologico, civiltà castellana, acqua, bosco, agro pastorale, manifatturiero), macrotematiche attraverso le quali è possibile ripercorre la dinamica del rapporto uomo-ambiente nel tempo e nello spazio. Ogni sistema si articola attraverso una serie di “antenne” tematiche con specifici ruoli e caratteristiche che suggeriscono anche tempi, spazi e modalità di fruizione diversificate. Attualmente si sta abbandonando tale chiave di lettura tematica in favore di una interpretazione focalizzata sulle differenze tipologiche che nel corso degli ultimi anni di gestione si sono andate delineando (musei, poli didattici, collezioni, ecomusei…). Raccogliere, documentare, conservare, interpretare, mettere a confronto, comunicare, educare, sono alcune delle funzioni esplicitate dalle strutture tutte concorrenti, tuttavia, al raggiungimento della medesima missione: la tutela e la salvaguardia del patrimonio territoriale nelle sue componenti ambientali, storico-culturali, produttive etnografiche

NOTE SULLA STORIA DEL PROGETTO

La realizzazione e lo sviluppo del progetto Ecomuseo del Casentino possono essere distinti in due momenti:

- PRIMA FASE -

Ideazione, progetto di fattibilità e realizzazione degli allestimenti

La costruzione del progetto ha interessato la seconda metà degli anni Novanta con finanziamenti provenienti dalla Comunità Montana, dai Comuni e dalla Comunità Europea (Iniziativa Leader II). Questa prima fase è stata coordinata dalla Prof.ssa Giuseppina Carla Romby della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze con l’ausilio di un comitato scientifico composto da:

- Giovanni Cherubini (storia medievale)
- Ivo Bigianti (beni storici e archeologia industriale)
- Mara Rengo (beni demo-etno-antropologici)
- Mariella Morbidelli – Andrea Rossi (attività didattico-educative)

In funzione delle ricerche attivate sul territorio, il progetto si è articolato in sei sistemi:

- SISTEMA DELLA CIVILTA’ CASTELLANA
- SISTEMA DEL BOSCO
- SISTEMA DELL’ACQUA
- SISTEMA MANIFATTURIERO
- SISTEMA AGRICOLO-PASTORALE
- SISTEMA DELL’ARCHEOLOGIA

Nel corso di circa quattro anni sono state realizzate le seguenti strutture:

- Museo della musica, Talla (ricerche Mario Sperenzi)

- Museo della castagna, Raggiolo- Ortignano Raggiolo (ricerche Andrea Barlucchi, Roberta Giovannuzzi, Patrizia Tenti, La Brigata di Raggiolo)

- Museo della Polvere da Sparo e del Contrabbando, Chitignano (ricerche Ivo Biagianti)

- Museo della casa Contadina, Loc. Castelnuovo - Subbiano (Ricerche Mara Rengo)

- Museo della civiltà castellana, Castel San Niccolò (Ricerche Giovanni Cherubini, Patrizia Freschi, Carla Romby)

- Museo dell’Acqua, Loc. La Nussa - Capolona (Ricerche Patrizia Freschi, Carla Romby, Andrea Rossi)

- Museo Archeologico del Casentino, Partina (Ricerche Gruppo Archeologico del Casentino, Luca Fedeli, Bianca Maria Aranguren, Luca Cappuccini)

- Museo del Carbonaio, Cetica – Castel San Niccolò (ricerche Andrea Rossi e Pro Loco “I Tre Confini”)

- Museo del Bosco e della montagna, Stia (ricerche Moreno Massaini, Andrea Rossi)

- Centro di Documentazione di Storia Locale “G.Gualberto Goretti Miniati”, Poppi (Ricerche Patrizia Freschi e Maria Giannini)

In questa prima fase sono stati realizzati anche alcuni materiali a stampa di carattere divulgativo quali: Guide tematiche riferite ad alcuni musei con il coordinamento generale di Giuseppina Carla Romby e il progetto editoriale ed il coordinamento di Patrizia Freschi.

- Quaderni didattici a cura di Andrea Rossi con la consulenza di Mariella Morbidelli
- Pubblicazione: Gruppo Archeologico Casentinese-Profilo di una valle attraverso l’archeologia, Stia 1999.

- SECONDA FASE -

Gestione con revisione e ampliamento del progetto

Dal maggio 2002, la gestione del progetto è passata al Servizio CRED (Centro Risorse educative e Didattiche) della Comunità Montana che ha avviato un percorso di revisione e sviluppo del progetto stesso arrivando nel 2004 alla costruzione di strumenti ed organi di gestione:

- Statuto e Regolamento della rete ecomuseale
- Comitato consultivo (costituito da tutti i soggetti coinvolti dal progetto)
- Comitato Scientifico
- Centro servizi e coordinatore

Tra il 2005 ed il 2007, in seguito ad un iter concordato (richiesta da parte della struttura e vaglio del comitato scientifico) sono state inserite nella rete altre strutture del comprensorio:

- Centro di Documentazione della Cultura Rurale di Castel Focognano
- Museo del Castello di Porciano
- Castello di Poppi
– Mostre Permanenti
- Bottega del Bigonaio e Mostra Permanente sulla Guerra e la Resistenza
- Collezione Rurale Casa Rossi
- Centro di Documentazione della Cultura Archeologica di Subbiano
- Ecomuseo della Vallesanta

Nel 2014, in seguito alla Legge Quadro Sulla Cultura della Regione Toscana (L.21 del 2010), nella quale viene per la prima volta definito e normato, a livello regionale, il concetto di Ecomuseo, sia passa all’approvazione di un nuovo regolamento e protocollo d’intesa, insieme ad un regolamento interno. Si avvia anche un percorso dedicato alla qualificazione della sicurezza e della fruizione delle strutture attraverso anche la definizione di un coordinatore della sicurezza per la rete ecomuseale. Nel 2016 fa il proprio ingresso nela rete ecomuseale il paese di Badia Prataglia con il SENTIERO DEI CASTELLETTI promosso dalla Pro Loco e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi di concerto on ‘Ecomuseo.

Il progetto Ecomuseo del Casentino